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Channel: Commenti a: ITALIA RATING: S&P DECLASSA MEZZA EUROPA
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Di: john_ludd@finanza

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ilcuculo@finanza,

Purtroppo no, i dati economici americani sono “aggiustati” ma soprattutto parziali. Non si parla mai abbastanza della reale situazione del mercato immobiliare e del reale stock di case invendute (IcebergFinanza è una eccezione, ha sempre interpretato correttamente l’estrema importanza del settore e riportato i dati veri). Un recente e ben documentato post di Michael Olenick parla di uno stock “ombra di 9,3 milioni di unità e anche secondo Schiller il massimo esperto del settore i prezzi scenderanno ancora ma soprattutto non ci sarà alcuna ripresa prima del 2020. Recentemente sulla rete sono apparsi alcuni articoli di un insider del settore petrolifero, Chris Cook che aprono un faro sul mercato parallelo del petrolio e sulle cosiddette “dark inventories”. Secondo l’autore che in passato ha previsto il crollo del prezzo del petrolio nel 2008 in assenza di una guerra all’Iran il prezzo del petrolio è destinato a scendere a 55 $ entro il 2012. Ancora recentemente il capo economista di ECRI ha ribadito la sua opinione che nel 2012 gli USA andranno in recessione. Ora tutti possono sbagliare ma ECRI non ha mai chiamato una recessione che poi non c’è stata. A livello numerico, analisti che sono o ottusi o interessati battono sempre sul chiodo che gli utili delle società USA sono eccellenti e che al massimo non saliranno allo stesso ritmo del 2011. Ma è falso. Infatti 1) il boom degli utili delle società principali dello S&P 500 viene dalla finanza e dai guadagni mostruosi sul mercato delle commodities, del petrolio in particolare (cioè dal controllo delle “dark inventories”). Questi guadagni si vaporizzeranno nel 2012. Guardate le quotazione delle banche USA, cali in linea con quelle europee, il mercato, che dovrebbero controllare, non crede ai loro bilanci. E’ tutti contro tutti in una ultima folle danza satanica. 2) Permane l’idea che le multinazionali faranno soldi comunque nei paesi EM. Ma in passato ogni volta che l’occidente si è ammalato, gli EM sono crollati. Un giorno ci sarà il decoupling ma non ora quando la finanza occidentale ritirando i capitali dalla mattina alla sera può annientare in poche ore il lavoro di anni. 3) E’ inutile girarci attorno, il reddito disponibile al cittadino medio, che si chiami John Smith o Luigi Rossi SONO IN CALO. Non ci può essere alcuna ripresa finchè non si attua una massiccia REDISTRIBUZIONE dei redditi. Ma gli USA sono un paese fascista e quindi questo non accadrà senza una ribellione o un colpo di stato miliare.
Alla fine di questo desolante post fornisco un dato amcora più desolante che raccoglie l’essenza dell’economia a stelle e striscie: per generare 1 dollaro di crescitam gli USA necessitano di 8 $ di debito. Poi se leggo ancora le vaccate di Krugman o Napoloni che raccomandano ancora più debito beh allora…

Ma chiudo questo post anche troppo lungo con una nota positiva. Oggi anche le nostre tv e i giornali di regime parlano apertamente di “guerra monetaria”, Draghi e compagnia parlano di “situazione estrema”. Questo è un bene. Per risolvere un problema devi primi ammettere che esiste e fino a 3 mesi fa non era così. Sarà come dice Andrea Mazzalai un 2012 (e anche un 2013) difficilissimo ma il cambiamento è alle porte e lo strapotere di questa banda di malavitosi in giacca e cravatta che si fanno chiamare finanzieri e banchieri e alla fine. Ballare per pò tra i venti in tempesta non sarà piacevole ma ne varrò la pena. Sono razionalmente ottimista nel lungo termine, anche sul mio vilipeso paese.


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